"Il Comune faccia economie", il Pd chiede la testa di 3 assessori "di troppo"

TERAMO – Il Pd compatto punta il dito sulle amministrazioni guidate dal Pdl e annuncia battaglia a quella che definisce “una filiera distante dal territorio e dalle famiglie”. Così i vertici del partito sono intervenuti oggi nel corso di una conferenza stampa per “smascherare gli annunci del centrodestra” e fare appello all’unità delle forze del centro-sinistra in vista delle amministrative e in un momento di “evidente declino del Pdl confermato da sondaggi e classifiche che collocano Catarra e Chiodi agli ultimi posti per livello di gradimento dei cittadini”. “Il centrosinistra ha ora il dovere di essere più convinto e coeso – ha dichiarato l’onorevole Tommaso Ginoble – i motivi per stare insieme, sono più forti dei motivi che ci dividono”. L’appello di Ginoble si rivolge all’Udc, “con il quale si deve dialogare”, ma anche al tessuto delle liste civiche, “contributi ulteriori che vengono dal basso e che la politica deve cogliere”. Spara invece a zero sull’amministrazione comunale il presidente del Pd, Manola Di Pasquale che in virtù dei tagli sui trasferimenti statali destinati alle casse comunali propone una razionalizzazione che passa per i tagli di alcuni assessorati ritenuti “in eccesso”. Nel mirino del consigliere del Pd finiscono, ad esempio, la delega agli Eventi di Guido Campana, “non ci sono soldi per gli eventi, inutile tenere in vita un assessorato, la delega può essere attribuita a un consigliere a costo zero”, ma anche quella alle Politiche Comunitarie di Giovanni Luzii, “non ha portato un euro nelle casse dell’ente, e quella alle Politiche Sociali di Giorgio D’Ignazio che per la Di Pasquale “potrebbe essere portata nell’alveo della scuola guidata da Romanelli”. “Se il federalismo impone una lotta agli sprechi – ha dichiarato la Di pasquale – questa deve essere condotta in prima battuta sugli sperperi perpetrati nell’ente. Non accetteremo tagli ai servizi, né nuove tasse a carico dei cittadini, il Pd vigilerà che questo non avvenga”. E contro “la paralisi della Giunta Chiodi delle politiche sulle infrastrutture e attività produttive” si scaglia invece il consigliere regionale Giuseppe Di Luca: “L’Abruzzo brilla per l’assenza di finanziamenti, del Masterplan non è rimasto alcuna traccia così come dei 6 miliardi di euro sbandierati per le infrastrutture. I fondi non arrivano mai, in compenso vengono decurtati dal ‘governo amico’ sistematicamente”. Polemica infine anche sui progetti che riguardano la stazione ferroviaria illustrati nel piano strategico dal sindaco della “Teramo 2020”. Ernino D’Agostino, capogruppo del Pd in Consiglio provinciale, rivendica la paternità del collegamento delle rotaie al centro cittadino. “Era un progetto che la vecchia Giunta provinciale aveva sostenuto individuando anche i canali di finanziamento del primo lotto, mentre il centro-destra pensava all’interramento – ha detto D’Agostino – adesso si riprende quel progetto per riproporlo nella Teramo del 2020. Annunci che dimostrano mancanza di serietà e rispetto per i cittadini”.